03 marzo 2009

Canali di Grazia

Gesù allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. Egli mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: “Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi” Allora essi partirono e passavano di villaggio in villaggio, annunziando la Buona Novella e operando guarigioni (Luca 9:1,6).

Cerchiamo insieme di riaccendere la nostra fede per credere veramente che questa sera Gesù vuole e può guarire il nostro corpo, la nostra mente, il nostro Spirito, tutto ciò che siamo. Questo piccolo brano, tratto dal Vangelo di Luca, ci serve come spunto, sapendo che già la Parola di Dio è guarigione, è consolazione, come quando si legge una lettera d’amore o la lettera di un amico. Se voi credete che questo mio manoscritto è benedetto, voi siete guariti e liberi da ogni problema di questo mondo e subito dopo se (Marco) “soltanto credi”, sarete benedetti anche voi, ora in questo momento che mi leggete o ascoltate. Alleluia!

Si dice che quando un uomo di Dio entra in quella casa, in quel luogo fisicamente, col pensiero, con uno scritto, con una telefonata, con un messaggio telefonico, con un tocco, o qualsiasi altra modalità, avviene che quella persona, quel luogo o quella malattia o negatività vengono subito liberate. Il Signore ha detto a Mosè in Esodo cap. 3: “Il luogo che tu calpesti o tocchi è santo, perché tu sei santo”. E Gesù ha precisato e ordinato: “Siate santi tutti, come io sono santo”. La santità non è una priorità di alcuni, ma di tutti quelli che credono. E io credo! Se dovessi dare un titolo a questo mio scritto, lo intitolerei: Canali di grazia o conduttori di grazia.

Sapete chi sono i falsi profeti? Gesù li indica in più scritture e in particolare in Matteo 23: “I falsi profeti sono coloro che non credono…”, ma poi aggiunge: “Fare quel che dicono ma non fate come essi fanno”. Si riferiva proprio agli addetti ai lavori, sacerdoti, farisei, scribi, ecc.

Profetare significa: camminare alla presenza di Dio. Profeta è chiunque crede e mette in pratica 24 ore al giorno, per tutta la vita, la Parola e la vita di Gesù. Dopo oltre trent’anni di riscoperta di Gesù, di cammino in ogni paese del mondo, sempre di più mi rendo conto che Dio potrebbe benissimo agire da solo e forse in alcune occasioni e in alcune parti del mondo, lo fa; agisce da solo perché non c’è altra possibilità. Ma in realtà, la maggior parte delle volte, so che Dio fa sperimentare il Suo amore e la Sua guarigione all’uomo attraverso l’uomo. Il nostro Dio è un po’ strano, perché potrebbe fare tutto da solo e invece vuole dipendere da noi; ci vuole canali della Sua grazia, per annunziare il Suo amore, per curare le malattie, per operare guarigioni.

Dio è come una enorme centrale elettrica, ma se gli uni per gli altri non siamo buoni canali, conduttori di questa energia, possiamo anche abitare a pochi metri dalla centrale, ma la nostra vita rimane spenta. Ancora peggio: ci illudiamo di essere accesi perché vicini alla centrale, ma la realtà è che siamo spenti! Ecco perché intitolerei questo brano “Canali di grazia”. La Parola dice: “Ci ha dato potere e autorità su tutti i demoni e ci ha dato il potere di curare le malattie, di guarire gli infermi”. Gesù ci da il Suo pensiero e il Suo potere, non è cosa da poco! E’ come se uno di voi mi affidasse le chiavi della sua casa e mi dicesse: Casa mia è casa tua; ciò che è mio, è anche tuo!

Anche Gesù ci da le chiavi di casa sua: a noi usarle! Gesù ci da il Suo pensiero, il Suo potere. Ma noi ci rendiamo conto che abbiamo il Suo pensiero? Questa sera Dio ha scelto noi come canali della Sua grazia, del Suo amore, della Sua guarigione. Questa sera Dio dice ad ognuno di noi: “Io ho fiducia che tu sarai, che tu sei, un buon canale della mia grazia”. E questo vale per tutti, indipendentemente dal nostro stato d’animo: anche per te che sei qui per la prima volta io prego, perché diventi quel canale di Dio. Alleluia!!

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